Iréne Némirovski nasce a Kiev, l’11 febbraio 1903, figlia di Léon, un ricco banchiere ucraino, e Anmna Margoulis, detta Fanny. Sin da piccola, grazie anche all’aiuto della governante Zezelle, imparerà il francese, per poi arrivare a conoscere, anche a causa dei continui spostamenti della famiglia in Europa, ben sette lingue (tra cui il finlandese, il russo e l’inglese). Personalità cosmopolita ma al tempo stesso apolide, Némirovski esordisce come autrice nel 1921, pubblicando sulla rivista bimestrale «Fantasio», Nonoche chez l'extralucide (sotto lo pseudonimo di “Popsy”); mentre nel 1926 e il 1927 escono rispettivamente Le malentendu e L’enfant génial (pubblicati entrambi sulla rivista  «Oeuvres Libres»). Frattanto, dopo aver sposato Michel Epstein, un ingegnere russo emigrato in Francia e poi divenuto Banchiere, l’autrice porta a termine il romanzo della consacrazione, David Golder, uscito nel 1929 per l’editore Grasset, quando Iréne aveva solo ventisei anni. Raggiunta la notorietà, pubblica altri romanzi, tra cui ricordiamo Le bal, uscito nel 1930, Les Mouches d’automne (1931), L’Affaire Courilof (1933), Le Proie (1938) e Deux (1939). Tra il 1941 e il 1942, lavora ai primi due capitoli di Suite Française, poi pubblicato postumo nel 2004, in seguito al ritrovamento del manoscritto da parte della figlia. Iréne Némirovski muore il 17 luglio, deportata nel campo di concentramento di Birkenau, in seguito a un’epidemia di tifo.


(Fonte immagine: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/b2/Irene_Nemirovsky_25yo.jpg)